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martedì 2 agosto 2011

Cose che danno da pensare

Che la bella e faticosa corsa di mercoledì, e il faticoso e produttivo giro a funghi di sabato non erano l'ideale prima di Adrara.
Che, nonostante tutto, rifarei sia l'uno che l'altro.
Che camminare in salita a passo lungo vale quasi quanto correre, se sono arrivato tra i primi.
Che le A3 mi stanno venendo a noia, e non sono nemmeno l'ideale per i sentieri di questa stagione scivolosa.
Che lo scorso anno avevo corso l'ultimo K in recupero, senza l'umiliazione di essere passato in scioltezza da un compagno di squadra.
Che anche stavolta ci rimetto una ventina di secondi, nell'eterno confronto con me stesso.
Che il vincitore lo fa per lavoro, ma non ci sono ferie o malattie.
Che le premiazioni alle 14 sono ahimè pretenziose, quando alle 11 si era già tutti in attesa.
Che alle 14 noi stavamo a casa, e poco dopo sul fiume a guardare pescare.
Che 17K di coda in A4 sono troppi, ma gli impegni sono impegni.
Che il primo impegno lo perdo perchè mi smarrisco nelle deviazioni per la Valassina. E addio friselle.
Che il secondo impegno lo perdo perchè Piazza Caduti sul Lavoro a Milano non è Via Caduti sul Lavoro a Sesto, e la tecnologia bisogna saperla usare, prima di venirne usati. E addio Mister P.

Forse è il caso di lasciar riposare le scarpette. Forse è anche il caso di guardarsi attorno.
  • 19 luglio 2009: 37.mo su 84, in 1:03:37
  • 25 luglio 2010: terzo su 38, in 59:08
  • 31 luglio 2011: quarto su 44, in 59:26

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